Difendere e migliorare i servizi significa avere il coraggio di innovarli.
Per estendere il welfare a chi ne è escluso vogliamo coinvolgere la cooperazione sociale, il volontariato e l’associazionismo. Daremo maggiore sostegno alle famiglie, attraverso servizi più efficienti alle persone fragili, disabili o in condizioni di difficoltà.


Applicazione del diritto allo studio e una scuola aperta al pomeriggio in ogni quartiere.

La promozione del diritto allo studio richiede che la scuola sia valorizzata non solo quale luogo deputato all’apprendimento dei saperi, ma anche quale opportunità per costruire e rafforzare relazioni significative tra i diversi soggetti della comunità. Ciò richiede innanzitutto il miglioramento della qualità dell’offerta formativa, nel rispetto dell’autonomia scolastica di ogni Istituto. Nel contempo, andrà perseguito l’obiettivo di valorizzare le scuole come luoghi primi di contatto dei giovanissimi con gli spazi comuni, con la convivenza e le sue regole, aperti al contributo delle famiglie. Molteplici le azioni che ci prefiggiamo:

1) nell’ambito pedagogico-didattico:

  • Garanzia di interventi di assistenza educativa agli alunni disabili basata su criteri di qualità e di sviluppo del sistema di intervento.
  • Supporto per il servizio psicopedagogico in ogni Istituto comprensivo, a sostegno dei progetti per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
  • Supporto e coordinamento dei progetti “extrascuola”, ad integrazione del tempo scuola e a sostegno delle famiglie.
  • Coordinamento e supporto dello “Sportello alunni immigrati”.
  • Sostegno alle scuole a indirizzo musicale e promozione dell’incremento dell’indirizzo nelle scuole primarie.
  • Supporto ai Progetti speciali: Plesso Potenziato, Spazio Autismo, Centro Musica La Nota in più.
  • Indicazione di linee di progetto comune, per il quale prevedere finanziamenti, la cui realizzazione sia affidata alle autonome scelte metodologiche di ogni Istituto.
  • Programma di educazione alla pace e alla non violenza.
  • Realizzazione del Laboratorio di Eta Beta (scienza e tecnica) in collaborazione con l’Università.
  • Valorizzazione e sviluppo delle competenze orientative dello Spazio POI-Informagiovani quale primo concreto livello di prevenzione della dispersione scolastica.

2) nell’ambito organizzativo:

  • Revisione e modifica dei regolamenti di utilizzo, anche temporaneo, degli Istituti scolastici e degli edifici di proprietà comunale, con particolare riferimento alla possibilità di tenere aperta nel tempo pomeridiano extrascolastico almeno una scuola per quartiere.
  • Istituzione di un tavolo di coordinamento tra Comune, Ust, Comitati dei Genitori, Presidenti di Consiglio di Istituto e Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi della città per rispondere all’esigenza di scambio di informazioni riguardo all’interazione tra i tempi della città e l’organizzazione scolastica, nonché come luogo di confronto per l’ampliamento dell’offerta formativa in capo al Comune.
  • Sviluppo del progetto "Piedibus".

3) nell’ambito economico:

  • Rivalutazione e ridefinizione dei criteri di assegnazione della Dote scuola regionale per la scuola dell’obbligo;
  • Analisi e ridefinizione dei criteri di erogazione del servizio di ristorazione;
  • Qualificazione dell’offerta nutrizionale dei servizi di mensa e avvio di progetti contro lo spreco alimentare.
  • Garanzia del contributo alle scuole dell’infanzia statali e paritarie.

Rimozione delle barriere architettoniche.

Residenze per persone disabili ed esperienze di “residenzialità temporanea”.

1. Ad ogni persona in situazione di disabilità è necessario garantire un "Progetto di vita". L’Amministrazione deve avere responsabilità e cura di tale progetto, garantendo la piena inclusione sociale della persona disabile in ogni fase della sua vita. Queste le azioni che intendiamo porre in essere:

  • Rimozione delle barriere architettoniche.
  • Consolidamento degli interventi di accompagnamento della famiglia nella prima fase di diagnosi di disabilità di un bambino.
  • Consolidamento degli interventi di inclusione scolastica dei minori disabili.
  • Interventi di sollievo e di aiuto nelle situazioni di emergenza.
  • Realizzazione di esperienze di "residenzialità leggera", temporanea e preparatoria alla residenzialità definitiva.
  • Realizzazione di residenze per persone disabili in città.
  • Sviluppo di esperienze di inclusione di minori e adulti disabili nei tempi e luoghi consueti della quotidianità (parchi, strutture sportive, biblioteche, ecc.).

2. L’esperienza della fragilità, nell’arco della vita, tocca ogni persona: compito dell’amministrazione pubblica è perseguire il massimo benessere di ciascuno e dell'intera comunità, garantendo anche la prevenzione necessaria alla salvaguardia della salute fisica e mentale.

  • Sviluppo della sinergia con ASL, Aziende Ospedaliere e Istituti specializzati per la promozione della cultura della prevenzione con particolare riferimento alle patologie cardiovascolari e oncologiche.
  • Sostegno alle iniziative dedicate agli stili di vita sana nelle scuole e negli istituti comprensivi della città.
  • Mantenimento e potenziamento della salute mentale.
  • Tutela delle persone affette da demenza e delle loro famiglie, attraverso il supporto alle famiglie con servizi di sollievo e interventi educativi per l'informazione sulla malattia.
  • Prevenzione e contrasto delle ludopatie, limitando gli orari di apertura delle sale da gioco e contrastando la loro vicinanza a luoghi sensibili.

3. La longevità, caratteristica oggi della popolazione della nostra città costituisce certo un dato positivo, ma lo stesso dato impone nuove attenzioni. è necessario ampliare le modalità di assistenza domiciliare per consentire alla persona anziana di rimanere il più a lungo possibile nel proprio contesto di vita.

  • Sostegno alle persone indigenti, non autosufficienti in particolare in caso di necessità di ricovero in strutture residenziali, attraverso la qualificazione dei servizi esistenti e l’intervento economico dove necessario.
  • Costituzione di un fondo di riserva per la contribuzione alle rette per gli aventi diritto in base alla dichiarazione ISEE.
  • Al fine di migliorare l’assistenza agli anziani nel proprio domicilio, sviluppare in collaborazione con il volontariato, azioni di prossimità per fronteggiare particolari eventi e per garantire la percezione di maggiore sicurezza sociale.
  • Incentivazione e supporto all’assistenza domiciliare presso i nuclei familiari, sviluppando le reti di servizi per assistenza, pasti, medicinali a domicilio, telesoccorso.
  • Potenziamento del Centro per il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (CeAD).
  • Valorizzazione del Servizio SAP "Elenco qualificato Assistenti familiari".
  • Sostegno ai luoghi di incontro esistenti nei quartieri per il potenziamento dell’offerta a favore di una serena attività in comunità e in famiglia.
  • Sviluppo dei Centri diurni integrati.
  • Attivazione dello Sportello Badanti per la realizzazione di servizi di badantato condiviso a livello di condominio e/o di quartiere.
  • Diffusione in tutti i quartieri dei progetti di “portierato sociale” o di “custodia sociale” nei con domini e quartieri per monitorare situazioni di difficoltà e solitudine e fornire aiuti per affrontare problemi legati alla quotidianità a carattere temporaneo.
  • Attivazione di “Telefono Argento”, ascolto telefonico rivolto prioritariamente agli anziani in condizione di solitudine.
  • Progetto “Prendi in casa uno studente”, per promuovere la coabitazione tra pensionati autosufficienti e universitari e per condividere compagnia e alloggio.
  • Progetti di scambio intergenerazionale (ad esempio il progetto “ Memorabilia”: costruzione di storie della città).

4. La città vede la presenza di persone in grave difficoltà sociale. La crisi economica ha spinto nella fascia degli emarginati persone che vivevano in condizioni di normalità, determinando una situazione di emergenza.

Ci proponiamo di: coinvolgere i comuni del territorio provinciale in forma istituzionale per il monitoraggio del fenomeno e per il potenziamento degli interventi di reinserimento sociale; favorire e attivare progetti di occupazione attraverso lo strumento delle borse lavoro; favorire l’inclusione sociale anche attraverso progetti che prevedano forme di residenza temporanea; rafforzare lo strumento della convenzione con gli enti e le associazioni del volontariato che si prendono cure della grave marginalità; promuovere eventi di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per il superamento delle barriere culturali.

Una particolare attenzione riveste la presenza del Carcere nel territorio cittadino. La città deve riconoscere questa presenza, perseguendo obiettivi di recupero perché "ogni persona reinserita nel suo tessuto sociale è una vittoria della comunità e una vittoria per ogni detenuto".

Contrasto del gioco d’azzardo patologico.

Prevenzione e contrasto delle ludopatie, limitando gli orari di apertura delle sale da gioco e contrastando la loro vicinanza a luoghi sensibili.

Azioni di sostegno al reddito e potenziamento del “Fondo Famiglia lavoro”.

Nella nostra città le famiglie, sia quelle tradizionalmente concepite che quelle risultanti dalla diverse scelte e storie di vita delle persone, rappresentano la struttura di base di ancoraggio dei singoli individui che in essa costruiscono legami e tra gli stessi e la comunità. Le famiglie sono quindi elementi centrali di attenzione e cura delle politiche sociali.

  • Azioni di sostegno al "fare Famiglia" e attivazione di sinergie con consultori, provincia e reti sociali per la formazione delle giovani coppie e per la formazione dei genitori.
  • Azioni di sostegno al reddito: potenziamento del "Fondo Famiglia Lavoro" con il contributo delle categorie produttive sull’esempio del Sostegno all’inclusione attiva; applicazione dell’ISEE nelle rette delle mense scolastiche e introduzione della sospensiva del pagamento in caso di licenziamento dal lavoro dei genitori; applicazione ISEE anche per i servizi che accompagnano e integrano l’intervento della scuola (pre/post scuola, aiuto compiti, CRE estivi); ripristino del "Prestito sull’onore" per esigenze particolari delle famiglie di carattere transitorio; ripristino del progetto "Primo anno in famiglia" con integrazione economica rispondente alla necessità di conciliazione dei tempi di vita familiare e lavorativa.
  • Sviluppo del Centro Famiglia: attivazione dello "Sportello orienta famiglie” per la conoscenza dei servizi esistenti e dello sportello "Aiuto al risparmio"; rafforzamento dei canali informativi per le famiglie; spazi di studio e di ricerca di interventi specifici per le problematiche delle famiglie numerose, in collaborazione con l’associazione ad esse dedicata.
  • Rilancio e rafforzamento della Consulta per le Politiche familiari e della Consulta dell’Infanzia.

Più asili nido, comunali e convenzionati.

Incremento dell’offerta dei Nidi comunali e convenzionati con apertura a nuove forme innovative: nidi part-time, baby parking a ore e a chiamata aperti anche a mamme in cerca di lavoro. Realizzazione di nuovi progetti per i preadolescenti (età 11/14 anni) in collaborazione con reti sociali individuate in base alla numerosità dei residenti.

Piano degli orari per aiutare le donne a conciliare lavoro e famiglia.

Le politiche urbane del tempo puntano al miglioramento della qualità della vita dei cittadini - nei termini di una migliore conciliazione dei tempi familiari, degli orari di lavoro e degli orari per il tempo libero.

  • Dare piena attuazione al Piano territoriale degli orari della città di Bergamo: coordinare gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici e privati e dei servizi pubblici; favorire l'uso delle nuove tecnologie negli uffici pubblici a servizio dei cittadini; promuovere politiche di conciliazione relative agli orari nei luoghi di lavoro e incentivare il telelavoro; incrementare il trasporto pubblico e sincronizzarne gli orari non solo con quelli delle scuole ma anche con quelli dei luoghi di lavoro e di cura; migliorare la compatibilità tra gli orari degli esercizi dedicati allo svago e alla socialità e gli orari di riposo dei residenti.
Alle amministrative del 25 maggio 2014,  traccia un segno di fiducia sul mio nome.   Vota Giorgio Gori.

Approfondimento: La città della "buona vita" »