2. PROMUOVERE LO SVILUPPO DEL TERRITORIO

2.6. I luoghi della cultura

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Da molti anni la città dibatte sul destino dei suoi contenitori storici, alcuni dei quali di grande valore monumentale. Noi crediamo che si debba fare un grande sforzo, nei prossimi anni, per indirizzare verso soluzioni concrete il destino di questi luoghi.

CASA SUARDI e LA BIBLIOTECA ANGELO MAI - Un piano dettagliato per investimenti, tempi e risorse deve essere avanzato non solo per le attuali necessità della Biblioteca Civica legate alla sede nel Palazzo Nuovo ma anche per l'assegnazione alla “Mai” di adeguati spazi all’interno di Casa Suardi,dove in particolare potranno trovare spazio l’archivio storico e/o l’emeroteca. Nei locali di Casa Suardi, potrà trovare spazio una sezione staccata del Liceo Sarpi. Il recupero funzionale di Casa Suardi dovrà infine consentire di realizzare il foyer del Teatro Sociale e l’ingresso al teatro direttamente da Piazza Vecchia.

CARMINE E SANT’AGATA - La fattibilità dello schema con cui l’attuale Amministrazione ha immaginato di realizzare il recupero del complesso monumentale, basato sulla destinazione alberghiera di S. Agata, appare assai improbabile. Per questo, fermo restando l’obiettivo di valorizzazione culturale del complesso, riteniamo che la convenzione debba essere rivista. Nel nuovo schema di valorizzazione del complesso monumentale riteniamo debba rientrare la trasformazione del Carmine in sede dell’Istituto Musicale Gaetano Donizetti. Il nuovo schema potrà consentire al Circolino di conservare la propria sede in S. Agata (così come il TTB i suoi spazi al Carmine, compatibili con le necessità del Conservatorio).

ASTINO - Riteniamo che la vocazione di Astino debba ritrovarsi intorno alla formazione e, in particolare, sosteniamo il progetto di farne la sede di un Master internazionale di cucina e di ospitalità alberghiera. Il progetto si inquadra nel contesto di valorizzazione delle colture tipiche della Valle di Astino. Ad Astino vorremmo infine che trovasse sede la Fondazione Veronelli, e che il monastero ne potesse ospitare la prestigiosa cantina.

LE MURA VENETE - Va creato uno spazio di documentazione sulla Mura all’interno "Museo storico dell'età veneta – il ‘500". Quest’area potrà essere collegata ad un percorso tematico lungo le Mura, a connettere vari luoghi di interesse storico (cannoniere, bastioni, porte, ecc.).

MONTELUNGO, ACCADEMIA CARRARA E GAMEC - Il disegno che indicava l’Accademia Carrara e l‘ex-caserma Montelungo come elementi centrali del “Polo della cultura e del tempo libero”, è stato in questi anni disatteso dall’amministrazione in carica. Nel frattempo si è invece dato spazio al progetto di trasferimento della GAMeC ai Magazzini generali.

Noi confermiamo la visione del PGT riguardo alla Montelungo e faremo il possibile, nella trattativa con Cassa Depositi e Prestiti, per rispettare la previsione che vuole l’ex-caserma integrata nel “Polo della cultura” e nel sistema del verde che collega i parchi Suardi e Marenzi. A tale proposito, riteniamo il progetto elaborato dagli ordini degli Architetti e degli Ingegneri, con l’Ance, un utile punto di partenza. In particolare resta fermo il proposito di destinare a rilevanti funzioni culturali (non esclusa in futuro la GAMeC) la porzione corrispondente all’ex-caserma Colleoni antistante la Torre del Galgario. Sul trasferimento della GAMeC ai Magazzini Generali manteniamo alcune riserve e tuttavia, viste le necessità di ampliamento della Carrara, avendo l’Amministrazione in carica perduto tempo e occasioni fino a vanificare ogni ipotesi alternativa, valuteremo tale soluzione con senso di responsabilità.

Riguardo infine alla Carrara, che siamo impegnati a riaprire al pubblico prima dell’Expo, il nodo resta quello della gestione, che richiede la figura di un Direttore e che dovrà affrontare – rispetto al piano economico che è stato elaborato – un necessario riavvicinamento tra costi e ricavi. Riteniamo lo strumento della Fondazione mista, a maggioranza privata, lo strumento più idoneo a gestire l’istituzione. è però fondamentale che la convenzione e lo statuto riservino al Comune il dovuto ruolo di guida e di indirizzo.

TEATRO DONIZETTI - Ci impegniamo a valorizzare il Teatro e ad ampliarne l’offerta culturale, dando priorità ai lavori di messa a norma della struttura. In difetto di risorse pubbliche, i finanziamenti necessari (circa 7 milioni di euro) dovranno provenire da soggetti privati e da risorse comunitarie. Verificheremo la possibilità che i lavori possano essere realizzati per lotti, in ogni caso senza interferire con il semestre di Expo 2015 e possibilmente senza determinare una lunga chiusura del teatro. Riteniamo che l’offerta del "Donizetti" possa concorrere ad un più complessivo progetto di rivitalizzazione del centro di Bergamo. Tale obiettivo sarà perseguito selezionando gli investimenti strettamente necessari. Crediamo infine che una Fondazione a maggioranza privata sia utile per le fasi di raccolta dei fondi e di gestione dei lavori, senza però confonderne le competenze con la direzione artistica della struttura.

PALAZZO DELLA LIBERTà - è uno degli spazi monumentali più importanti della città, e il suo recupero come “luogo della cultura”, in asse con il Teatro Donizetti, rappresenta in prospettiva un elemento importante per la rivitalizzazione del centro. La Prefettura prevede di trasferirvi tutti i suoi uffici. Ci impegneremo comunque a ricercare una soluzione che consenta l’inserimento di funzioni culturali, accogliente rispetto alle espressioni della cultura contemporanea.

DASTE E SPALENGA - Pensiamo che sia possibile farne uno spazio di condivisione per diverse attività, mescolando start-up, dotate di maggior capacità economica ed imprenditoriale, e spazi per le arti. L’Amministrazione potrebbe concedere a titolo gratuito l’utilizzo dell’edificio, demandando ai soggetti interessati il compito di realizzare i lavori di allestimento interno secondo un progetto condiviso con gli uffici comunali.