Il lavoro è una priorità assoluta. Vogliamo rendere Bergamo più attrattiva per le imprese, “facilitando” in ogni modo lo sviluppo.


Sostegno alla creazione di nuove imprese innovative.

La perdurante crisi economica e occupazionale priva le persone e le famiglie di sicurezza e prospettive di stabilità, minando la coesione sociale: il lavoro si impone, quindi, come priorità assoluta e determina anche per l’amministrazione comunale la necessità di dare risposte tempestive e concrete.

La principale sfida che il nostro territorio ha di fronte è come mantenere e rendere Bergamo ancora più attrattiva per le imprese. L’Amministrazione comunale, da mera erogatrice di servizi, deve assumere il ruolo di "facilitatore" dello sviluppo.

  • Attuare politiche di sostegno alla creazione di micro-imprese, puntando sulle nuove tecnologie, dando vita ad incubatori d’impresa e a spazi di co-working.
  • Attuare il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile.
  • Lanciare il Progetto Comune Amico e garantire i tempi di pagamento alle imprese.
  • Favorire, per quanto possibile, l’accesso al credito, dando vita ad uno “Sportello Credito” di consulenza per le imprese.
  • Rafforzare i legami con le Istituzioni legate alla ricerca all'innovazione: Università di Bergamo, Kilometro Rosso, Bergamo Sviluppo, BergamoScienza.
  • Attivare una Consulta permanente delle professioni e del lavoro autonomo.
  • Creare un'agenzia di marketing territoriale.
  • Creare un Punto Lavoro e un Osservatorio per il lavoro che offra informazioni sui servizi esistenti, orientamento alle attività formative e, soprattutto, sostegno nello svolgimento delle concrete attività rimesse al singolo lavoratore che perde il posto di lavoro e si adopera per ricollocarsi.
  • Sostegno alle imprese che contribuiscono a realizzare forme di welfare aziendale o forme di conciliazione famiglia-lavoro.
  • Rafforzare l’agricoltura periurbana.

Incentivo al rilancio dell’edilizia, puntando sulla riqualificazione del patrimonio esistente e delle aree dismesse.

Favorire la ripresa del settore edilizio, attraverso l’incentivazione degli interventi di riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente e di rigenerazione delle aree dismesse, prevedere la semplificazione delle procedure e del regolamento edilizio.

Potenziamento del Distretto del Commercio e sostegno ai negozi di vicinato.

Il settore del commercio è uno degli elementi qualificanti della realtà economica ed urbana. Serve un investimento chiaro della nuova amministrazione sul tema del commercio.

  • Potenziare il Distretto Urbano del Commercio - Garantire l’impegno dell’Amministrazione ma affidarne ai privati la presidenza; implementare le iniziative del DUC in tema di accessibilità e mobilità, arredo urbano, programmi di animazione, collaborazione tra gli operatori per presentare “pacchetti” di offerta merceologica articolati e il più possibile completi; analizzare la possibilità di estendere il DUC ad altre aree e quartieri della città;
  • Convocare annualmente una Conferenza cittadina del commercio.
  • Incrementare le forme di concertazione con le associazioni di categorie.
  • Azioni di contrasto alla desertificazione commerciale, anche ricorrendo a strumenti innovativi quale, ad esempio, l’edilizia commerciale convenzionata.
  • Contrasto all'abusivismo commerciale e sostegno a chi opera nella legalità e nella trasparenza.
  • Adozione di regolamenti che pongano limitazioni di natura architettonica ed estetica alle attività che intendano insediarsi in aree di pregio ambientale e/o architettonico.

Pieno sostegno al progetto “UniBg 20-20” per portare l’università a 20.000 studenti entro il 2020: residenze per studenti, spazi per lo studio e agevolazioni per i trasporti.

Bergamo ha bisogno per il suo futuro di una forte Università: la crescita dell’Ateneo, sia in termini qualitativi che quantitativi, è per noi il centro di un progetto di rilancio che punta a contrastare il declino demografico - richiamando popolazione giovane - e a riqualificare sia il tessuto produttivo che urbano. A partire dall’Università vogliamo generare un "ecosistema della conoscenza" capace di attrarre talenti e investimenti, che sono il vero motore di competitività e di sviluppo del nostro territorio.

La cultura come leva di sviluppo: riapertura e rilancio della Carrara, Donizetti Opera Festival, Bergamo città della musica, sostegno a Bergamo Scienza e rafforzamento delle biblioteche e dei Centri Socio-culturali dei quartieri.

L'economia della conoscenza è per Bergamo una fondamentale leva di sviluppo. Il patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico, l’università, le istituzioni culturali, le numerose realtà associative e la presenza di manifestazioni di livello internazionale, sono gli ingredienti per fare della cultura l'elemento qualificante di una nuova vocazione della città.

  • La riapertura dell'Accademia Carrara - La pinacoteca deve diventare un centro di attrazione culturale internazionale. Nel 2015 e in particolare durante l’Expo l’Accademia Carrara deve assumere un ruolo trainante come destinazione culturale, grazie alla riapertura delle collezioni e alla mostra dedicata a Palma il Vecchio. Dal 2016 i progetti espositivi dovranno avere cadenza annuale e alternarsi con progetti di scambio su scala europea e internazionale. L’impegno pubblico e privato sulla Carrara dovrannocorrispondere all’investimento fatto dalla comunità per la sua riapertura. Di questa comunità la pinacoteca dovrà diventare un punto di riferimento, anche come luogo di ritrovo e di interazione per ogni tipologia di interesse.
  • Il potenziamento dell'attività della GAMeC - Sosteniamo con convinzione la GAMeC e il suo ruolo nella vita culturale della città, e ne incoraggiamo una strategia più caratterizzata e partecipata. Le attività della GAMeC devono puntare, così come stanno facendo con efficacia e qualità i suoi servizi educativi, ad un maggiore coinvolgimento della comunità.
  • Bergamo, la città del cinema di qualità - Intendiamo favorire l’attività di coinvolgimento dei quartieri e delle scuole, incentivare le competenze sulla produzione, la formazione e la gestione di archivi, rafforzare e promuovere il festival Bergamo Film Meeting sul palcoscenico europeo e internazionale.
  • Rilancio dei tre Musei Civici in un'ottica multidisciplinare - Devono essere favorite collaborazioni e relazioni con le altre Istituzioni e i festival della città, scambi di competenze e di patrimoni, intrecci espositivi; con cadenza biennale va prevista l’organizzazione di una manifestazione dedicata ai tre musei che possa favorirne il rilancio e l’attrattività.
  • Fondazione Bergamo nella Storia e Ateneo di Scienze, lettere e Arti di Bergamo - Favoriremo un progetto di collaborazione con le altre Istituzioni culturali della città, con le associazioni e gli enti del territorio.
  • Le istituzioni teatrali: Teatro Donizetti, Teatro Sociale e Teatro Creberg - Per il Teatro Donizetti si deve prevedere una riorganizzazione interna, di governo e di struttura. Per rilanciare il nome e l’eredità artistica di Gaetano Donizetti è necessario che dal variegato cartellone di Bergamo Musica si distacchi il Donizetti Opera Festival. L’evento dovrà concentrarsi in non più di tre settimane e mobilitare l'intera città. All’ampliamento dell’offerta lirica del Teatro Donizetti, nonché alla sua sostenibilità economica, dovrà concorrere una politica di scambi e co-produzioni con i più importanti enti lirici, a partire da quelli della Lombardia. In parallelo, la stagione di prosa punterà ad ampliare e fidelizzare la sua fama, mentre la danza sarà un settore da implementare. Il Teatro Sociale dovrà in primo luogo puntare a valorizzare la progettualità del territorio, sia rispetto alla musica che alla danza e alle altre espressioni teatrali, anche di carattere sperimentale. Quanto al teatro Creberg, continuerà ed essere dedicato agli spettacoli più popolari.
  • Bergamo città della musica - Crediamo che si debba favorire la musica dal vivo e garantire occasioni di scambio tra il Conservatorio e la città, offrire appoggio e opportunità agli enti e alle migliori associazioni che da decenni lavorano in questo ambito sul territorio (la Società del Quartetto, la Sala Greppi, Gioventù Musicale, ecc.).
  • BergamoScienza - Il festival dedicato alla scienza è diventato negli anni un appuntamento sempre più importante, richiamando visitatori da tutta Italia e anche dall’estero. Ora è però venuto il tempo di consolidare la manifestazione, attraverso un maggiore impegno dell’Amministrazione, perché diventi parte integrante della vita e dell’offerta culturale della città.
  • Rilancio del Sistema Bibliotecario Urbano.
  • Rafforzamento dei Centri Socio-Culturali e Centri per Anziani - Sarà importante mettere in rete i CSC e costituire un coordinamento tra i presidenti delle diverse strutture.
  • Bergamo sul web - Ci impegneremo nel rafforzamento della presenza di Bergamo e delle sue attività culturali sul web (Bergamo wikipedia, Bergamo geolocalizzata, Google Art Project, ecc.).

Forte spinta al turismo, a partire da Expo 2015.

Expo 2015 è un’occasione unica per aggiornare il rapporto tra il nostro territorio e la dimensione globale. Per le nostre imprese l’esposizione rappresenta un’eccezionale opportunità per allacciare contatti e nuovi rapporti commerciali. Expo 2015 è poi un’occasione per farci conoscere.

Cinque sono le carte che riteniamo di doverci giocare nel modo migliore:

  1. Il lancio di Città Alta come meta del turismo internazionale di qualità.
  2. La riapertura della Carrara e la mostra di Palma il Vecchio.
  3. La musica e l’eredità di Gaetano Donizetti.
  4. L’eccellenza scientifico-tecnologica, declinata intorno ad un ideale triangolo: il Kilometro Rosso, l’Università di Bergamo e BergamoScienza.
  5. Bergamo capitale dell'enologia italiana, attraverso: un’esposizione delle più importanti cantine nazionali; un evento che raduni tutti i più importanti produttori di vino italiani una mostra dedicata a Luigi Veronelli.
Alle amministrative del 25 maggio 2014,  traccia un segno di fiducia sul mio nome.   Vota Giorgio Gori.

Approfondimenti: Le attività produttive e il commercio » Bergamo e l'occasione di Expo 2015 » Bergamo è cultura »