Vogliamo fermare il consumo di suolo e limitare le volumetrie previste dal PGT.
Puntiamo al riuso e alla riqualificazione delle aree dismesse.


Nuova vita ai luoghi della cultura, a partire dalla Montelungo.

MONTELUNGO, ACCADEMIA CARRARA E GAMEC - Il disegno che indicava l’Accademia Carrara e l‘ex-caserma Montelungo come elementi centrali del “Polo della cultura e del tempo libero”, è stato in questi anni disatteso dall’amministrazione in carica. Nel frattempo si è invece dato spazio al progetto di trasferimento della GAMeC ai Magazzini generali.

Noi confermiamo la visione del PGT riguardo alla Montelungo e faremo il possibile, nella trattativa con Cassa Depositi e Prestiti, per rispettare la previsione che vuole l’ex-caserma integrata nel “Polo della cultura” e nel sistema del verde che collega i parchi Suardi e Marenzi. A tale proposito, riteniamo il progetto elaborato dagli ordini degli Architetti e degli Ingegneri, con l’Ance, un utile punto di partenza. In particolare resta fermo il proposito di destinare a rilevanti funzioni culturali (non esclusa in futuro la GAMeC) la porzione corrispondente all’ex-caserma Colleoni antistante la Torre del Galgario. Sul trasferimento della GAMeC ai Magazzini Generali manteniamo alcune riserve e tuttavia, viste le necessità di ampliamento della Carrara, avendo l’Amministrazione in carica perduto tempo e occasioni fino a vanificare ogni ipotesi alternativa, valuteremo tale soluzione con senso di responsabilità.

Riguardo infine alla Carrara, che siamo impegnati a riaprire al pubblico prima dell’Expo, il nodo resta quello della gestione, che richiede la figura di un Direttore e che dovrà affrontare – rispetto al piano economico che è stato elaborato – un necessario riavvicinamento tra costi e ricavi. Riteniamo lo strumento della Fondazione mista, a maggioranza privata, lo strumento più idoneo a gestire l’istituzione. è però fondamentale che la convenzione e lo statuto riservino al Comune il dovuto ruolo di guida e di indirizzo.

Il Carmine può diventare la nuova “casa” del Conservatorio, Casa Suardi ospitare l’ampliamento della “Mai”, Astino può diventare sede di una Scuola internazionale di cucina e ospitalità.

CASA SUARDI e LA BIBLIOTECA ANGELO MAI - Un piano dettagliato per investimenti, tempi e risorse deve essere avanzato non solo per le attuali necessità della Biblioteca Civica legate alla sede nel Palazzo Nuovo ma anche per l'assegnazione alla “Mai” di adeguati spazi all’interno di Casa Suardi,dove in particolare potranno trovare spazio l’archivio storico e/o l’emeroteca. Nei locali di Casa Suardi, potrà trovare spazio una sezione staccata del Liceo Sarpi. Il recupero funzionale di Casa Suardi dovrà infine consentire di realizzare il foyer del Teatro Sociale e l’ingresso al teatro direttamente da Piazza Vecchia.

CARMINE E SANT’AGATA - La fattibilità dello schema con cui l’attuale Amministrazione ha immaginato di realizzare il recupero del complesso monumentale, basato sulla destinazione alberghiera di S. Agata, appare assai improbabile. Per questo, fermo restando l’obiettivo di valorizzazione culturale del complesso, riteniamo che la convenzione debba essere rivista. Nel nuovo schema di valorizzazione del complesso monumentale riteniamo debba rientrare la trasformazione del Carmine in sede dell’Istituto Musicale Gaetano Donizetti. Il nuovo schema potrà consentire al Circolino di conservare la propria sede in S. Agata (così come il TTB i suoi spazi al Carmine, compatibili con le necessità del Conservatorio).

ASTINO - Riteniamo che la vocazione di Astino debba ritrovarsi intorno alla formazione e, in particolare, sosteniamo il progetto di farne la sede di un Master internazionale di cucina e di ospitalità alberghiera. Il progetto si inquadra nel contesto di valorizzazione delle colture tipiche della Valle di Astino. Ad Astino vorremmo infine che trovasse sede la Fondazione Veronelli, e che il monastero ne potesse ospitare la prestigiosa cantina.

In Città Alta le priorità sono la casa (per tutti) e i negozi di vicinato.

La vera essenza di Città Alta è l'equilibrio tra le diverse anime che la compongono. La sfida è quindi quella di trovare la sintesi, non banale, tra conservazione e modernità in questa parte di città nobile e popolare allo stesso tempo.

  • La priorità numero uno è quella di fermare il progressivo spopolamento riportando a vivere in Città Alta giovani e famiglie. La chiave è coinvolgere entità pubbliche, private e private sociali per restaurare gli appartamenti comunali sfitti o in disuso. Una Città Alta senza i suoi abitanti si tradurrebbe in una cartolina fasulla, poco interessante anche per il turismo.
  • Incentivare la nascita di un Distretto, aperto agli operatori economici del quartiere, che ne valorizzi le tipicità. Per quanto riguarda i negozi di vicinato, necessari per trattenere la popolazione residente, una parziale soluzione può venire dai locali di proprietà del Comune, che dovranno essere prioritariamente assegnati a questo tipo di attività. Una priorità è l’apertura di un piccolo supermercato di quartiere.
  • Connettere il sistema museale in un sistema armonico. Alternare le chiusure potrebbe essere una soluzione razionale e non costosa per andare incontro alle esigenze turistiche.
  • Dotare il quartiere di adeguate strutture sportive. Ci impegneremo per il recupero del campo dell'oratorio di Borgo Canale, promuovendo una convenzione con la Parrocchia.
  • Proseguire la valorizzazione del Parco dei Colli.
  • Valorizzare gli spalti, i percorsi meno consueti e sostenere le attività commerciali - Vanno promossi (anche tramite segnaletica) percorsi pedonali alternativi a quello “classico” della Corsarola, invitando i turisti a scoprire angoli inediti del Borgo e dei suoi Colli.

Nuovo stadio (ristrutturando l’esistente) e nuovo palasport (senza consumo di aree verdi).

L’urbanistica non può e non deve più essere una pratica "espansiva" e "dissipativa" di risorse territoriali, come è accaduto fino a pochi anni fa, ma deve occuparsi della città esistente per migliorarla e rigenerarla. Il riuso della città sarà la filosofia cardine per qualsiasi azione in questo campo. Riqualificare intere parti di città può solo aumentare la qualità di Bergamo e offrire opportunità concrete di rilancio per una città che rischia di invecchiare nel suo immobilismo. Per favorire le trasformazioni e un rilancio del settore edilizio proponiamo incentivi e semplificazioni, attenti a non compromettere in alcun modo la qualità pubblica delle nuove parti di città. Pensiamo infine che ogni previsione urbanistica debba essere strettamente collegata al tema più complessivo della mobilità.

  • Il Parco urbano dello Sport - Bergamo e la sua squadra di calcio, l’Atalanta, meritano senz’altro un nuovo stadio. In coerenza con i principi poc’anzi enunciati perseguiremo il recupero dell’impianto esistente, piuttosto che la sua costruzione ex-novo in area agricola, con obiettivo di promuovere riqualificazione di tutto il comparto urbanistico, caratterizzato da molte aree dismesse. Immaginiamo un parco dello sport urbano, strettamente interconnesso con la città e le sue funzioni centrali, raggiungibile attraverso i mezzi della mobilità dolce, ma al contempo dotato di nuovi parcheggi e vicino agli assi infrastrutturali di livello provinciale.

Ambiente: Bergamo capitale dello sviluppo sostenibile: aria più pulita, riduzione degli sprechi e raccolta differenziata al 70%, ampliamento dei parchi (dal Parco Ovest al PAE), migliore efficienza energetica degli edifici.

Bergamo è una città che soffre di problemi ambientali legati soprattutto alla cattiva qualità dell'aria che tutti noi respiriamo. La nuova amministrazione ha il dovere di affrontare questi problemi e intraprendere un deciso cambio di rotta nelle politiche ambientali. Vogliamo una città che respiri aria pulita, che si muova in maniera sostenibile, che metta al centro dei quartieri la mobilità dolce, che sia ricca di parchi, aree verdi e che non consumi suolo agricolo. Il nostro motto sarà “Bergamo capitale europea dello sviluppo sostenibile” e in questo contesto vogliamo dare piena attuazione al Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile (PAES), per ridurre di almeno il 20% le emissioni di CO2 entro il 2020, approfittando anche dei finanziamenti previsti.

Questi sono i nostri obiettivi: fermare il consumo di suolo, sostenere l'agricoltura periurbana e il consumo critico, aumentare la fruizione dei parchi e più in generale delle aree verdi (+20%) migliorandone la manutenzione, contrastare l'inquinamento dell'aria con specifici interventi sulla mobilità (- automobili + trasporto pubblico + mobilità dolce), potenziare la raccolta differenziata (obiettivo del 70%), il contrasto dello spreco alimentare e la riduzione dei rifiuti, migliorare l'efficienza energetica degli edifici (a partire da quelli pubblici, ma non solo).

  • Il verde in rete (parchi aperti, connessi e partecipati) - Per valorizzare e incrementare la fruizione da parte di tutti i cittadini del verde pubblico esistente riteniamo che sia necessario: estendere gli orari di apertura di parchi e giardini (ad esempio 7.00-19.00 novembre-marzo e 7.00-23.00 aprile-ottobre) intervenendo dove necessario per una migliore illuminazione degli spazi; connettere il più possibile tra loro le aree verdi con un anello di percorsi pedonali e ciclabili; collegare con percorsi sicuri i parchi e i giardini con le zone 30, le scuole e gli oratori; sostenere la progettazione partecipata coinvolgendo le associazioni e i gruppi spontanei già attivi sul territorio.
  • Apriamo il Parco-Ovest e gli "orti di San Tomaso" - La nuova Amministrazione s'impegna ad attivare tutte le azioni possibili per dare vita alla previsione del Parco-Ovest. Ci impegniamo, inoltre, ad attivare una trattativa con i proprietari degli “orti di San Tomaso”, affinché l’area possa essere fruita anche con progetti di gestione diretta da parte di associazioni e gruppi di cittadini.
  • Diamo subito il via al Parco Agricolo-Ecologico - La nuova Amministrazione s'impegna ad attuare la previsione del Parco Agricolo-Ecologico (a zero volumetrie) anche in sinergia con Expo 2015, creando elementi di connessione con la cintura verde e, in generale, il sistema del verde urbano della città e dei Comuni limitrofi. Prevediamo, inoltre, l'ampliamento della superficie del PAE con l'accorpamento della cosidetta "stanza verde della Trucca".
  • Nutrire Bergamo - Il sistema ambientale costituito dal Parco Agricolo-Ecologico, dalla Valle di Astino, dagli orti urbani e dai Colli potrebbe diventare un luogo di produzione agricola di eccellenza a Km zero per la città. Il progetto "Nutrire Bergamo” punta a costruire una rete di produttori locali sappiano offrire cibo alla città con evidenti vantaggi per tutti: tutela e valorizzazione del paesaggio periurbano; sostegno economico ad uno sviluppo sostenibile del territorio; promozione delle colture auctoctone e biologiche; offerta di prodotti locali di qualità ad un prezzo giusto.
  • Raccolta differenziata e tassa sui rifiuti: paghi come butti! - Applicazione di una tariffa “puntuale”: ciascuno paga in proporzione alla quantità di rifiuti che produce. Una quota è fissa e corrisponde ai costi di smaltimento dei rifiuti differenziabili, parametrati in base ai componenti della famiglia e alla superficie dell'abitazione, l'altra quota è variabile, è legata alla quantità dei rifiuti indifferenziati e si paga acquistando i sacchi per il loro smaltimento.
  • Obiettivo zero rifiuti e contrasto allo spreco alimentare - Lancio di una capillare campagna di informazione coinvolgendo l'Università di Bergamo e la rete delle scuole; iniziative – come le “case dell’acqua” (e del latte) - per limitare l'uso delle bottiglie di plastica; accordi con la grande distribuzione per ridurre gli imballaggi; incentivo al recupero degli scarti delle mense, dei mercati e della grande distribuzione; promozione dei "last minute market", delle "eco-feste" e del compostaggio domestico.
  • Patti chiari per l'efficienza energetica - Per migliorare il rendimento energetico degli edifici privati, la nuova Amministrazione promuoverà accordi tra i condomini, le imprese edili, i fornitori di energia elettrica e le banche al fine di attivare finanziamenti e riduzioni di costi a favore dei cittadini. Per migliorare il rendimento energetico degli edifici pubblici e della rete dell'illuminazione pubblica senza oneri a carico del Comune la nuova Amministrazione valuterà di affidarne la gestione energetica, previa gara pubblica, ad un partenariato pubblico-privato piuttosto che ad aziende specializzate (ESCO). In questo modo si potrà ottenere un risparmio di circa il 10-15% sulla bolletta energetica.
  • Il nuovo sportello energia - La nuova Amministrazione comunale amplierà le funzioni e le attività dello "sportello energia", con i seguenti obiettivi: informare cittadini ed imprese circa opportunità, agevolazioni e incentivi legati all’utilizzo efficiente dell’energia; offrire consulenza gratuita sui criteri di efficientamento energetico degli edifici; effettuare campagne di rilevazione e monitoraggio dell’efficienza termica degli edifici; promuovere eventi di formazione nelle scuole; avviare concretamente gli interventi indicati nel SEAP.
  • Un'illuminazione pubblica più efficiente e integrata - La nuova Amministrazione interverrà sulla rete di illuminazione pubblica con azioni di efficientamento energetico (lampade led e/o a basso consumo), sfruttando la stessa rete anche per il monitoraggio della città (traffico, info-mobilità, mobilità elettrica, qualità dell’aria, telecamere di sicurezza, ecc.).
  • Un grande programma di educazione ambientale con le scuole.
  • Una corretta manutenzione del verde pubblico - La nuova Amministrazione s'impegna ad affidare la manutenzione del verde pubblico a professionisti esperti e a ditte competenti e qualificate.

Un “tetto” alla crescita dell’aeroporto: nessun quartiere in “area di rispetto”.

L’aeroporto rappresenta una risorsa fondamentale per il nostro territorio. Presenta tuttavia limiti ed elementi di fragilità di cui è necessario tener conto: contesto urbano, rapporto semi-esclusivo con Ryanair, contesto aeroportuale instabile.

è proprio questa condizione di incertezza che ci motiva, nell’orizzonte più prossimo, ad escludere la possibilità di condurre il Comune di Bergamo ad uscire dall’azionariato di Sacbo. Crediamo infatti che in questa fase il futuro dello scalo debba essere “accompagnato” dalle Istituzioni del territorio. In questa situazione, la scelta di ricercare per Orio un’area di attività “extra moenia”, cercando di aggiudicarsi la gestione dello scalo di Montichiari, appare un’opzione condivisibile. Certo è che l’aeroporto di Orio pare essere arrivato al limite della sua crescita, in relazione alla necessità di tutelare le popolazioni residenti nelle aree più prossime allo scalo. E anzi, i disagi patiti con particolare intensità dalle popolazioni di alcuni quartieri richiedono alcuni precisi impegni da parte dell’amministrazione.

  • Una campagna scientifica di rilevamento dell'inquinamento dell'aria - Il primo passo è promuovere la massima trasparenza, attraverso una campagna scientifica di rilevamento dell’inquinamento atmosferico e acustico, e verificare il rispetto dei parametri di legge.
  • Misure di contenimento dell'inquinamento acustico - L’obiettivo che ci diamo è fare in modo che nessun quartiere della città sia indicato in sede di zonizzazione come “area di rispetto”, e sia cioè esposto a un inquinamento acustico superiore a 60 DCB medi.
Alle amministrative del 25 maggio 2014,  traccia un segno di fiducia sul mio nome.   Vota Giorgio Gori.

Approfondimenti: I luoghi della cultura » Fare la città/rigenerare la città » Città e ambiente: una nuova sfida! » L'aeroporto di Bergamo »